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Scogliere di Capo FIgari

È un museo naturalistico a cielo aperto, che impreziosisce il litorale di Golfo Aranci, in Gallura. Il promontorio di Capo Figari, assieme all’antistante isolotto di Figarolo, dichiarati sito di importanza comunitaria, sono scrigni di biodiversità. Raggiungerai il promontorio passando dalla spiaggia di Cala Moresca, ‘gioiello’ incastonato in una piccola baia e rinfrescato da una pineta. Dalla caletta la cima del promontorio dista poco più di tre chilometri, in vetta si ergono, a 350 metri d’altezza, i resti del semaforo della Marina militare, inaugurato nel 1890, acquistato dalla Difesa 15 anni dopo e reso celebre nel 1932 da Guglielmo Marconi, che vi realizzò un ponte radio a onde corte collegandosi con la trasmittente di Rocca di Papa, vicino Roma. Da quassù godrai di una vista mozzafiato: a sud, lo sguardo spazia per tutto il golfo di Olbia, con capo Ceraso e l’isola di Tavolara, a nord scorgerai le isole di Soffi e Mortorio con la Costa Smeralda sullo sfondo.

Sul promontorio sono segnalati vari percorsi di trekking, grazie ai quali osserverai altre testimonianze storiche che rimarcano importanza e uso del sito nel corso degli anni. Dietro Cala Moresca si trova una fornace per la produzione di calce, abbandonata dopo pochi anni di utilizzo. Proseguendo lungo il sentiero Filasca raggiungerai la batteria costiera Luigi Serra, costruita durante la Grande Guerra sulla punta da cui prende nome il sentiero. Noterai i resti di torrette e basamenti circolari sui quali venivano ancorati i cannoni. Una deviazione ti porterà a un piccolo cimitero, chiamato ‘degli inglesi’ in onore della sepoltura di un marinaio inglese corredata da una croce celtica, ma in realtà ospitante principalmente marinai italiani scomparsi durante vari naufragi. Oltre giungerai alla suggestiva Cala Greca, il cui profondo fondale conferisce al mare una tonalità blu intensa. Nei dintorni scorgerai la curiosa roccia Mamma Chiatta, nome dato dai pescatori di Golfo Aranci per il profilo che, a loro dire, ricorda quello di una anziana signora in sovrappeso. Il lato nord del promontorio ti regalerà altri scorci suggestivi, raggiungibili via mare, come Cala del Sonno e Cala Fenice.

Di fronte a Cala Moresca spunta Figarolo, il cui nome è dovuto alla presenza di rigogliosi alberi di fico. L’isola è un tavolato calcareo con una curiosa forma piramidale. La sua fauna è variegata: mufloni, cormorani, poiane. Vi transita anche il corvo imperiale e a volte vi nidifica il falco pellegrino. La flora comprende lecci, lentischi e olivastri millenari. I fondali circostanti sono un paradiso per gli amanti di immersioni: secche, grotte sommerse, coralli neri e poi cernie, aragoste, corvine, ricci, spugne e gorgonie. Al largo dell’isola, giace il piccolo relitto di un mercantile affondato verso la metà del XX secolo.

 

 

Credits: sardegnaturismo

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