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piazza d'italia

Il salotto buono della Città

Appena fuori la cinta muraria medioevale, ai bordi del centro storico di Sassari, ammirerai una delle piazze più scenografiche della Sardegna. Piazza d’Italia è il fulcro del capoluogo della ‘Costa di Sopra’. Al centro della piazza si erge la statua di Vittorio Emanuele II, opera dello scultore Giuseppe Sartorio, la cui inaugurazione alla presenza dei reali nel 1899 fu l’occasione per la prima edizione della Cavalcata Sarda, evento cittadino (di maggio) atteso in tutta l’Isola, insieme alla Discesa dei Candelieri del 14 agosto. Il primo progetto di realizzazione è dell’inizio dello XIX secolo nell’ambito del più generale piano di ampliamento urbano. In realtà, però, prende forma a fine XIX secolo, appena dopo l’Unità d’Italia: i lavori di spianamento del 1872 riguardarono un quadrato con lati da cento metri. Su progetto di Eugenio Sironi e Giovanni Borgnini, nacquero nell’arco di quattro anni la pavimentazione della piazza e i due palazzi principali che vi si affacciano, edifici simbolo della città. Nel lato nord-orientale, sorse palazzo Sciuti, sede della provincia di Sassari dal 1878 dalle inconfondibili tracce neorinascimentali. Le 265 sale, gallerie e corridoi del palazzo si estendono per quattromila e 500 metri quadri, comprendendo anche un cortile a porticato con lapidi commemorative e un giardino. Lo sfarzo si intonava col ruolo: le sale ospitavano i reali in visita. Tuttora conserva gli arredi originali, tra cui i mobili delle camere di re e regina. Una curiosità: nelle fondamenta furono inserite una pergamena a ricordare i nomi dei promotori, insieme a due monete, una d’oro e una d’argento. Il nome fu scelto in onore dell’artista catanese Giuseppe Sciuti che impreziosì il palazzo con un ciclo di affreschi di matrice classicista. Li ammirerai nella sala consiliare: è un’allegoria della storia d’Italia. Il palazzo fu abbellito nel 1880 con il grande orologio posto in facciata. L’altro edificio è palazzo Giordano in stile neogotico-veneziano, opera di Luigi Fasoli del 1878 su commissione del senatore Giuseppe Giordano Apostoli. Il piano terra, rivestito in trachite, è decorato con finestre a tutto sesto e una copertura a bugnato. Al centro spicca un imponente portale incorniciato da quattro colonne che sorreggono la balconata del primo piano. Qui si aprono bifore di stile senese, mentre il secondo piano è decorato con monofore trilobate. Le stanze sono ricche di fregi, stucchi e affreschi: spicca la ‘sala gialla’, sala di rappresentanza, arricchita da dipinti di Guglielmo Bilancioni. Ti colpiranno anche pavimento a mosaico e maestosa scalinata con motivi di ascendenza medioevale.

Da piazza d’Italia inizia l’itinerario alla scoperta della città regia, ricca di storia e arte, che ha dato i natali a vari personaggi di spicco della Repubblica italiana. Percorrerai via Roma, impreziosita dal museo G.A. Sanna, ammirerai i Portici Bargone Crispo, proseguirai in viale Umberto che ti farà entrare nella ‘Sassari vecchia’. In centro ammirerai la cattedrale di san Nicola di Bari e la chiesa di santa Maria di Betlem, la più antica, in periferia un altro simbolo sassarese: Fontana di Rosello.

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